Evento realizzato in collaborazione con il Comune di GATTINARA
Stéphanie Varnerin, soprano
Giorgio Tabacco, clavicembalo
DISCORSO SUL METODO
Gaudete! in arte
Espone per
GAUDETE! IN ARTE
GUIDO PERTUSI
Le Cantate
Le sei cantate di Cesarini scelte da Stéphanie Varnerin per il suo primo disco con l’Astrée sono contenute nel manoscritto 2248 della Biblioteca Casanatense di Roma. Il cardinale Benedetto Pamphilj risulta essere l’autore dei testi poetici di quattro delle cantate scelte per il disco: Fetonte, e non ti basta, Filli no’l niego io dissi (La Gelosia), Oh dell’Adria reina e Penso di non mirarvi. La struttura formale delle cantate rispecchia gli schemi tradizionali che contraddistinguono il repertorio cantatistico del primo Settecento: le composizioni si basano sull’alternanza di recitativi e arie, ovvero ‘pezzi chiusi’ ben distinti tra loro, le cui caratteristiche musicali e poetiche hanno gli stessi connotati della coeva produzione
operistica. Le sei cantate, caratterizzate da una eccellente ispirazione espressiva e poetica, sono per soprano e basso continuo, ad eccezione di Oh dell’Adria reina e Filli, no’l niego, io dissi in cui sono presenti anche due violini. Quest’ultime composizioni sono entrambe precedute da un brano strumentale per due violini e basso continuo, costituito da una piccola «introduttione» e da una «canzona». In alcuni recitativi sono presenti dei madrigalismi che accentuano il valore semantico delle parole del canto, attraverso una sorta di rappresentazione musicale del testo poetico, in generale, tutti i recitativi sono caratterizzati da una notevole apertura melodica e, fatto piuttosto raro, dalla presenza
di alcune indicazioni agogiche in stretta relazione con lo stato d’animo espresso dal testo poetico. Le tematiche trattate nelle sei cantate rispecchiano pienamente gli argomenti della tradizione arcadico-pastorale, in buona parte ispirati a soggetti mitologici (la vicenda di Fetonte, di Sisifo, e quella di Arianna, abbandonata da Teseo). Il tratto comune dei testi poetici è principalmente quello di un’anima inquieta, che si lamenta per la sofferenza causata dall’amore non corrisposto, dal tradimento e dalla lontananza della persona amata o da un’indomabile gelosia. L’amore della tradizione arcadica, infatti, è un sentimento causato da una «beltà cara e tiranna» che costantemente «inganna» colui che ama.
4 Cantate di Cesarini per soprano e continuo:
« Penso di non mirarvi »
« V’è una bella tutta ingegno »
Cantate per soprano, due violini e continuo
« Filli, no’lniego, io dissi »
« Oh dell’Adria reina »
Alessandro Stradella
Sinfonie per due violini e basso continuo
Arcangelo Corelli
2 Sonate per due violini e continuo Op.2
(Dedicate al Cardinale B.Pamphilj)
L’Astrée
Nel 1991, sotto l’egida dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, nasce a Torino l’Astrée, formazione strumentale specializzata nel repertorio sei-settecentesco secondo criteri storici e con l’utilizzo di strumenti originali. L’Ensemble trae il proprio nome da una composizione di F. Couperin Le Grand che sul finire del Seicento chiamò L’Astrée una delle sue Sonades en Trio. Fin dall’inizio della sua attività, il gruppo rivolge una particolare attenzione al ricco patrimonio musicale piemontese in gran parte ancora inedito, e ad autori le cui musiche sono conservate presso le biblioteche piemontesi. Questa peculiarità suscita molto interesse da parte del pubblico e della critica internazionale. Il gruppo svolge un’intensa attività concertistica, ospite di importanti associazioni e festival quali: Settembre Musica e l’Unione Musicale di Torino, l’Autunno Musicale di Como, l’Oratorio del Gonfalone di Roma, l’Associazione Clavicembalistica Bolognese, il Festival Internazionale di Musica Antica di Urbino, il Ravenna Festival, il Festival di Hagen, il Centre de Musique Baroque di Versailles, il Festival Mozart di Lille, la Cambridge Society of Early Music di Boston, l’Auditorio de Musica di Madrid, la Frick Collection di New York, la New York University, la Vancouver University, il Teatro Coliseum di Buenos Aires, il Teatro Municipal di Santiago del Cile. L’Astrée ha registrato per la casa discografica Symphonia due CD contenenti opere di importanti autori piemontesi del Settecento: G.B. e G.L. Somis, G. Pugnani, G.G. Chiabrano. Dal 1996 il gruppo collabora con la casa discografica francese Opus111 con la quale ha fino ad ora realizzato un compact disc dedicato a Felice Giardini, uno al compositore napoletano T. Giordani e ha iniziato un importante progetto che prevede la registrazione integrale dei concerti e delle cantate da camera di Antonio Vivaldi i cui autografi sono custoditi presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Nell’ambito di questo progetto sono stati realizzati alcuni CD contenenti concerti e cantate da camera in collaborazione con il mezzosoprano Laura Polverelli e con il soprano G. Bertagnolli. Nel corso del 2016, con la casa discografica francese Aparté, l’Astrée realizzerà un nuovo CD dedicato ad alcune
cantate del compositore Cesarini con il soprano S. Varnerin. L’ensemble si esibirà inoltre presso il Konzerthaus di Vienna con il contralto francese A. Pichnick e all’Unione Musicale di Torino con il soprano J.Wischniewski in un programma haendeliano.
Stéphanie Varnerin, soprano
Originaria di Sainte-Maxime, Stéphanie Varnerin ha studiato canto a Parigi con Anne-Sophie e Yves Tanguy Sotin, specializzandosi successivamente nel repertorio barocco nella classe di
Robin Troman. Ha vinto diversi premi come il primo Premio di eccellenza al Concorso Internazionale di Canto Leopold Bellan (Parigi), il secondo Premio al Concorso RavelGranados europea
(Marseille), la Orpheus 2010 Accademia du Disque Lyrique per la produzione di La cantatrice calva di JP.Calvin. Ha vinto inoltre il Concorso Lirico Armel nel 2013 e il primo premio (e
il premio del pubblico) al concorso internazionale di canto barocco di Froville nel 2014.Stephanie Varnerin ha partecipato per un anno all’Ateneo Internazionale della Lyrica
di Sulmona dove ha lavorato con Mirella Freni, Gianni Raimondi, Luciana Serra, Dario Lucantoni, Italo Nuziata. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento
internazionali con prestigiosi artisti quali: Andreas Scholl, Gérard Lesne, Koningsberger Martin, Wieland Kuijken, José Cura. Molti i ruoli da lei interpretati nel corso della sua
carriera: Mrs Martin in “La cantatrice calva” di JP.Calvin, Caroline in “Die Fledermaus” di Strauss, Véronique (ruolo del titolo) Messager e La Fille de Madame Angot (ruolo del titolo),
Blanche de la Force nei “Dialoghi delle Carmelitane” di Poulenc. Con l’Opera Studio di Ginevra, è Livietta in “Livietta e Tracolo”di Pergolesi e Colette nel “Le devin du village” di
JJ.Rousseau guidata da JM.Curti. Sempre a Ginevra, ricopre i ruoli di Melle Goton Lambercier e nella prima mondiale dell’opera “Tic-Tac Rousseau” di JM.Curti. E’ ospite regolare di
festival come Volcadiva (Auvergne), il Festival della regione catalana, Frisson barocco (al Castello Rentilly) a Froville Festival Barocco, alle settimane internazionali di Tolone
e Var. Stephanie Varnerin oggi è in grado di affrontare un vasto repertorio dal barocco al contemporaneo, attraverso l’opera buffa e la musica romantica. Premiata al Concours
International Armel Opera 2013 in Szeged, interpreta nell’autunno 2013 il ruolo della Governess nell « The Turn of the screw » di Britten all’Opera di Istanbul e quello di Szeged.
Questa produzione ha ottenuto il premio « Arte Live Web ». Dal 2014 collabora con l’Astrée, Gruppo da camera dell’Academia Montis Regalis, eseguendo un programma vivaldiano realizzato
per la prima volta nell’autunno dello stesso anno al FestivalCervantino in Messico che ha poi avuto numerose repliche nel corso del 2015 in Italia e all’estero fra cui il
Palazzo del Quirinale a Roma (ripresa diretta da radio 3) la sede di Radio France a Parigi. Nell’autunno del 2016 vedrà la luce il suo primo CD di cantate del compositore romano
Cesarini con l’Astrée, realizzato con la casa discografica Aparté che verrà distribuito da Harmonia Mundi a cui farà seguito una tournée in Italia e Francia nel corso della stagione
2016-2017 .
Giorgio Tabacco, direzione artistica e clavicembalo
Dopo aver ottenuto il diploma di pianoforte presso il Conservatorio di Genova, successivamente
ha frequentato i corsi tenuti al Conservatorio di Piacenza da Achille Berruti e conseguendo il relativo diploma. Da quel momento ha seguito numerosi corsi in Italia e all’estero sotto la guida di Bob van Asperen e Kenneth Gilbert. Successivamente è entrato a far parte dei corsi superiori della classe di Christiane Jaccottet presso il Conservatorio di Ginevra ottenendo il Prix de Virtuosité. La sua attività concertistica è molto intensa e lo vede impegnato sia come solista che in gruppi cameristici fra cui spicca l’Ensemble L’Astrée da lui fondato nel 1991. Si è esibito in Italia e all’estero come solista e con l’Astrée, ospite di importanti associazioni e festival quali: l’Unione Musicale, Settembre Musica, Piccolo Regio
e Auditorium del Lingotto di Torino, l’Oratorio del Gonfalone e la Galleria Doria Pamphyli di Roma, Musica e Poesia a San Maurizio di Milano, l’Associazione Clavicembalistica Bolognese, l’Autunno Musicale di Como, il Festival di Musica Antica di Urbino, gli Amici della Musica di Perugia, l’Auditorium Nacional de Musica di Madrid, il Festival di Musica Antica di Strasburgo, il Festival di Musica Antica
di Versailles, il Festival di Hagen, la Santa Cecilia’s Hall di Edimburgo, la Salle Paderewski e l’Orchestre de Chambre di Losanna, il Conservatorio di Ginevra, la Società di Musica Antica di Boston, la New York University e la Frick Collection di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires, il Festival di Potsdam-Sans Soucis, l’Innsbruck Festwochen, il Festival Cervantino. Nell’ambito del progetto internazionale Vivaldi Edition, ha realizzato con la casa francese Naive- Opus 111 alcune incisioni dedicate ai concerti e alle cantate da camera di Antonio Vivaldi, in collaborazione con solisti quali Gemma Bertagnolli
e Laura Polverelli. Con Opus 111 ha inciso inoltre alcuni quartetti per cembalo concertante e archi del compositore piemontese Felice Giardini e alcuni quintetti del compositore napoletano Tommaso Giordani. Da alcuni anni ha stretto un intenso legame di collaborazione con la rivista Amadeus, per la quale ha registrato con il violinista Francesco D’Orazio le sonate di Bach per violino e clavicembalo, quelle di Haendel per violino e basso continuo e alcuni trii di Haydn per violino, fortepiano e violoncello. Nel corso del 2009 ha inciso ancora per Amadeus, i concerti di Bach per due clavicembali e archi. Da alcuni anni, con L’Astrée sta sviluppando un percorso musicale dedicato alla musica vocale italiana da camera del XVIII secolo in collaborazione con alcune giovanni cantanti francesi vincitrici di importanti
concorsi internazionali. Dal 1994 è direttore artistico dell’Academia Montis Regalis, orchestra barocca e classica con strumenti originali fra la più accreditate a livello internazionale E’ titolare della classe di clavicembalo presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino.