Evento realizzato in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Grignasco, il Centro Studi di Grignasco e l'Associazione Punto Arte Onlus
CORO POLIFONICO CANTORES MUNDI
TRIACAMUSICALE
MARA COLOMBO, DIREZIONE
Espone per GAUDETE! IN ARTE
CARLA CROSIO
GAUDETE! in ARTE
IANUA COELI | IANUA INFERI
curatore: Diego Pasqualin
Il Te Deum H 146 di Marc-Antoine Charpentier (Parigi 1634 - ivi 1704), composto a Parigi intorno al 1690 durante il periodo in cui era maestro di cappella presso il collegio dei gesuiti della chiesa di Saint Louis-le-Grand, venne forse eseguito la prima volta nel 1699 per celebrare la vittoria francese del 1692 nella battaglia di Steenkerque tra il Re Sole, Luigi XIV di Francia, ed il resto d’Europa. Il Te Deum di Charpentier (certamente il più conosciuto ed amato dal grande pubblico grazie anche al celebre Preludio iniziale, adottato dall’Unione Europea come proprio inno) si inserisce nel solco della grande fioritura della musica vocale ed operistica, mettendo in luce i rapporti fecondi fra la scuola francese e la scuola romana. Infatti Charpentier, allievo a Roma di G. Carissimi dal quale apprese la tecnica dell’oratorio, fu tra i massimi esponenti della musica francese del periodo barocco. Il Te Deum H. 146 in Re maggiore per Soli, Coro ed Orchestra, tra i quattro Te Deum di Charpentier pervenuti su sei probabilmente composti, è l’unico a prevedere un organico strumentale comprendente trombe, timpani, flauti, oboi, archi e basso continuo.
Ispiratosi al Te Deum di Jean-Baptiste Lully (1677), come è possibile desumere dal solenne uso delle trombe nel brano d’apertura, tutto quello di Charpentier vede alternarsi brani sontuosi eseguiti da coro e orchestra a momenti più raccolti in cui intervengono i Soli singolarmente o in varie formazioni a due, tre e cinque registri alternati e basso continuo. Dopo il preludio trionfale, interviene il Basso con fare declamatorio nel Te Deum Laudamus, cui rispondono coro e orchestra nel Te aeternum Patrem omnis terra veneratur; segue l’intonazione prevalentemente marziale introdotta dal Pleni sunt coeli, che trova il suo epilogo e massimo culmine nel Te laudat exercitum. Di tono più contenuto è il Te per orbem terrarum Sancta confitetur Ecclesia, cui poi risponde il Tu devicto nell’esaltazione divina per la salvezza dei credenti. Il movimento successivo inneggia alla futura venuta di Dio sfociando nella supplica Te ergo quae sumus, seguito dall’invocazione del coro Aeterna fac, solenne nonostante l’assenza delle trombe. Il Dignare Domine, affidato ai Soli, invocante la pietà e la grazia di Dio, anticipa il coro In Te, Domine, speravi, conclusione del Te Deum, in cui orchestra e solisti si alternano in una pagina dal tono solenne, affermazione della grandezza, maestà e potenza divina.
CANTORES MUNDI
Creati dalla volontà del M° Mino Bordignon, si formano a Borgosesia tra il 1960 ed il 1963, attraverso un lungo lavoro di perfezionamento vocale e musicale. Nati come coro per voci virili a cappella, affrontano gradualmente il mondo polifonico internazionale esplorando modalità interpretative di epoche e culture musicali diverse e sperimentando tutte le possibilità espressive della voce umana con esiti ampiamente riconosciuti dalla critica e dal pubblico e con il sostegno determinante e fraterno di Francesco Ilorini Mo, titolare delle Lanerie Agnona. Vincitori dei V Rencontres Internationales di Montreaux nel 1968, tengono concerti al Circolo della Stampa di Milano, al Piccolo Teatro di Milano, al Palazzo dei Congressi di Stresa, a Palazzo Madama e al Teatro Regio di Torino, incidendo per la Ariston il disco “L’arte corale dei Cantores Mundi”, più volte ristampato, ed esibendosi per la Televisione Svizzera. Nascono nuovi stimoli e dal 1981 il coro apre al mondo femminile, debuttando con la nuova formazione mista nel 1983 con le Six Chansons di P. Hindemith, per dedicarsi poi alle grandi composizioni polifoniche come la Missa Papae Marcelli di P.L. da Palestrina, i Responsori del Sabato Santo di G. da Venosa, il Requiem di F. Cavalli, i Mottetti di J.S. Bach, il Requiem di L. Cherubini, lo Stabat Mater di G. Rossini, i Liebeslieder di Brahms, fino a brani di Schoemberg, Petrassi e Dallapiccola. La rigorosa professionalità e la qualità del repertorio e delle esecuzioni aprono ai Cantores Mundi le porte della Rai e della Televisione Italiana e di prestigiose sale da concerto come la Sala Grande del Conservatorio G. Verdi ed il Piccolo Teatro di Milano in occasione dell’incontro tra i capi di stato della CEE. Avviano collaborazioni con le stagioni dei Pomeriggi Musicali di Milano e con Settembre Musica per l’Unione Musicale di Torino, partecipano ai Rencontres Internationales de Chant Choral di Tolosa in rappresentanza dell’Italia su invito del Ministero della Cultura francese, presenziando a importanti convegni internazionali di medicina a Pisa e a Sant’Antonio di Ranverso. Intorno al 1990 i Cantores si rivolgono al patrimonio sinfonico-corale in collaborazione con orchestre e solisti e debuttano con il Requiem di W.A. Mozart con l’orchestra di Ivrea. Nel 1999 registrano il cd “Musiche per l’anno 2000” con l’orchestra della Compagnia d’Opera Italiana di Torino interpretando il “Requiem” di Cherubini e la “Lauda per la Natività del Signore” di O. Respighi. Dal 2004 iniziano a coordinare l’attività con l’associazione “Un Coro per Milano” eseguendo i Lieders di Brahms in occasione della riapertura del Teatro alla Scala di Milano, proponendo poi la “Missa in Tempore Belli” di Haydn, lo “Stabat Mater” di Schubert, il “Der Messiah” nella versione trascritta da Mozart del “Messia” di Haendel, ottenendo lusinghieri giudizi dalla critica musicale al Teatro Dal Verme di Milano, quando, insieme al complesso del “Coro per Milano” partecipano alla prima mondiale dello “Scylock” di Aldo Finzi, trasposizione in musica del “Mercante di Venezia” di W. Shakespeare, con l’orchestra di Radio Mosca. Nel 2009 Mino Bordignon viene a mancare ma la sua ininterrotta opera con i Cantores Mundi prosegue sotto la direzione del maestro Franco Caccia suo collaboratore da diversi anni fino al 2014, quando, esaurita questa esperienza, i Cantores affidano il loro futuro nelle mani di Mara Colombo, cresciuta con il coro fin dalle origini delle sezioni femminili. Il suo ritorno, dopo l’esperienza pluriennale con l’ensemble vocale Triacamusicale e la creazione del Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete! assicura la continuità di un progetto musicale che dura da oltre mezzo secolo e che ha coinvolto nella sua evoluzione generazioni di coristi di ogni estrazione sociale e culturale solo sulla base dell’adesione spontanea e alla volontà di crescere insieme.
MARA COLOMBO
Ha studiato Pianoforte e Composizione presso i Conservatori di Milano e Mantova e Canto con C. Ansermet presso la Scuola di Musica di Milano diretta da E. Fadini, approfondendo la vocalità
barocca. Ha intrapreso lo studio della viola da gamba con R. Prada e in seguito con N. Reverte Reche. Ha conseguito il diploma in Direzione di Coro presso la Scuola Civica di Milano e in
Polifonia Rinascimentale presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano con D. Fratelli. Ha frequentato numerosi corsi e laboratori di analisi delle prassi esecutive nella musica
antica, classica, corale/sinfonica e contemporanea in diverse Accademie italiane. Ha seguito masterclasses dedicate alla funzionalità della voce, al canto gregoriano e all’ensemble madrigalistico
in Italia e all’estero (A.I.S.C. G.R.E per il Canto Gregoriano a Cremona, M. Lindsey, J. Cash, A. Rooley and The Consort of Musick di Londra, The King’s Singers). Ha diretto cori di formazione
mista, voci bianche e voci pari, professionali e amatoriali, nell’arco di 38 anni di attività corale. Ha collaborato come cantante alla realizzazione di alcune produzioni discografiche di musica
antica per l’etichetta Tactus e Opus 111. Dal 1995 è Direttore artistico dell’Associazione Triacamusicale che si occupa della divulgazione del patrimonio musicale antico e promuove annualmente,
dal 2008, il Festival Internazionale di Musica Antica Gaudete!. Ha insegnato coralità nelle scuole per il progetto di rete Cantatutti promosso dall’Associazione Cantascuola di Torino per le
scuole del Piemonte. Svolge attività concertistica e didattica in campo vocale e dal 2014 dirige il coro polifonico Cantores Mundi di Borgosesia (VC).
Canto di ringraziamento “Te Deum laudamus”
per la conclusione dei lavori di restauro del
“Cantiere del Secolo” Parrocchia M.V. Assunta
di Grignasco • Progetto di B.A. Vittone (1749-1783)
Michela Debiaggi, Paola Ferracin,
Agnese Pancera, Fulvia Campora,
Delna Renolfi, Fiorenza Zorzato,
Flavia Pezzotti, Marina Serravalle,
Eugenia Barusco, Mara Fantini,
Chiara Francione, Manuela Langhi,
Maria Teresa Marazza, Sandra Moretti,
Franca Mora, Simona Moroso,
Marianna Regis Milano, Maurizia Tognin,
Enrica Borelli, Amalia Scarcella, Renata Coates,
Maria Elisabetta Bonola, Angela Cordì,
Anna Maria Negri, Cesarina Lunardi,
Marilena Scolari, Cinzia Tarantola,
Jennifer Robson, Riccardo Rigo,
Dorino Riboldazzi, Piero Caccia,
Gianfranco Zambon, Stefano Spimpolo,
Paolo Sitzia, Stefano Aietti, Enrico Rizzio,
Luciano Marazza, Elio Balzano,
Emmanuel Ippolito, Dino Casarotti,
Stefano Ricci, Angelo Cesa, Filippo Rando,
Paolo Colombo, Giuseppe Sitzia, Valentino Pin,
Matteo Mancin, Omar Biz, Umberto Debiaggi, Valerio Pancera, Michele Regis Milano,
Riccardo Sogno