SABATO 11 LUGLIO - ORE 21:00

SEMINARIO ARCIVESCOVILE - VERCELLI

SŁAWOMIR ZUBRZYCKI

La Viola Organista | un'idea di Leonardo Da Vinci


Creata da un pianista polacco su progetto del genio toscano 

LEONARDO DA VINCI, nasce la VIOLA ORGANISTA.


Un disegno e un progetto di Leonardo Da Vinci sono sempre delle sfide incredibili da realizzare fisicamente: il genio toscano inventò numerosi strumenti nel corso della lunga vita, anche musicali, ma molti rimasero solo idee sulla carta. Oltre 500 anni dopo, qualcuno ha deciso che il progetto della viola organista, ideato da Leonardo Da Vinci poteva diventare realtà: è stato il pianista polacco Sławomir Zubrzycki a costruirlo, impiegando tre anni e circa cinquemila ore di lavoro.




La Viola Organista

L’idea originale di Leonardo, descritta in quattro disegni del “Codice Atlantico” (folio 218 recto-c, 1488-1489 - conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano) e in altri quattro disegni del Manoscritto H della Biblioteca dell’Institut de France (ff. 28 verso, 28 recto, 45 verso e 46 recto, 1493-94) deriva dal meccanismo degli strumenti medievali detti organistrum e symphonia, antenati della ghironda. In quegli strumenti, esistenti fin dal XII secolo, una corda di budello animale era tesa fra due ponticelli fissi su una cassa armonica ed era sfregata, invece che da un arco, da una ruota di legno messa in rotazione da una manovella. La corda poteva produrre le diverse note della scala grazie a un sistema di ponticelli mobili, detti tangenti, azionati da tasti; si trattava in tutti i casi di strumenti monofonici, che emettono solo una nota alla volta. Lo strumento disegnato da Leonardo, invece, ha una corda per ciascuna nota, come nel clavicembalo. Al di sotto delle corde si trovano due o più ruote che girano simultaneamente su perni paralleli, trascinate da una cinghia, sotto l’azione di una manovella. I tasti, disposti come nel clavicembalo, portano le corde corrispondenti a contatto con la ruota sottostante, oppure (a seconda dei disegni) con la cinghia di trasmissione. Lo strumento può quindi eseguire più note contemporaneamente ed è a suono continuo, come l’organo a canne, dato che le corde suonano per frizione, anziché essere pizzicate (come nel clavicembalo) o percosse (come nel clavicordo). L’effetto sonoro è quello di un insieme di strumenti ad arco (all’epoca di Leonardo detti genericamente “viole”): da qui il nome “viola organista”. La viola organista è uno degli strumenti musicali più complessi di Leonardo da Vinci di cui ne sono state riprodotte più versioni. Sono tuttora conservati alcuni esemplari di Streichklavier del XIX secolo in cui le corde sono sfregate da una cinghia di cuoio, anziché dalle ruote di legno, variante parimenti contemplata dai disegni di Leonardo. Tutti questi strumenti, il cui scopo è simulare l’effetto di un insieme di strumenti ad arco, hanno storicamente incontrato una scarsissima diffusione, probabilmente a causa dell’estrema difficoltà di rendere la frizione, e conseguentemente l’intonazione e la qualità timbrica, uniformi per tutte le corde. Il primo strumento simile al progetto di Leonardo ad essere sicuramente realizzato fu il Geigenwerk del 1575 di Hans Haiden, un inventore tedesco di strumenti, illustrato anche nel trattato Syntagma Musicum di  Praetorius (1619). Una moderna ricostruzione del Geigenwerk del costruttore Akio Obuchi, basata anche sui disegni della “viola organista”, è stata utilizzata in un concerto a Genova, nel 2004. I disegni di Leonardo mostrano l’idea di costruire uno strumento musicale che sia allo stesso tempo uno strumento ad arco e uno a tastiera: gli schizzi non contengono tutte le informazioni per la costruzione, ma c’è abbastanza per capire il concetto che sta alla base della viola organista. L’unico superstite fu realizzato nel 1625 a Toledo da Fray Raymundo Truchado ed è tuttora custodito nel Musée des instruments de musique di Bruxelles. Dopo il lungo oblio, Sławomir Zubrzycki, pianista polacco, ha deciso di ridare vita a questo strumento costruendone uno a partire dalle preziose indicazioni di Leonardo da Vinci: la sua Viola Organista ha debuttato nell’ottobre 2013 a Cracovia, suonando all’International Royal Cracow Piano Festival dando l’avvio così a una serie di tournées in tutta Europa. La versione realizzata da Sławomir Zubrzycki è un pregiato manufatto di pazienza e creazione artistica: con sessantuno corde d’acciaio, è stato dipinto di blu all’esterno, con dettagli di volute dorate sul lato; all’interno del coperchio, in color rosso lampone, è inscritta in oro una frase in latino di Santa Ildegarda, che recita “I santi profeti e studiosi immersi nel mare delle arti sia umane sia divine, hanno sognato una moltitudine di strumenti per dare piacere all’anima”. Lavoro certosino di pazienza e interpretazione dei disegni di Leonardo da Vinci per creare uno strumento particolarissimo: 500 anni di attesa condensati in un meccanismo complesso quanto affascinante.


Programma musicale

 Presentazione dello strumento e video della sua costruzione.

 

Musiche di M. Marais,  C.F. Abel, V. Galilei, O. di Lasso, A. Jarzebski, A. Forqueray, 

M. de Sainte-Colombe, G.F. Telemann, G.F. Telemann