Seminario : Ars Nova Sacra

Docenti: Michele Pasotti

Informazioni:

 

18/20 ottobre 2013, SACRO MONTE VARALLO (VC)

Iscrizione obbligatoria

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Modulo di Iscrizione al Seminario Ars Nova Sacra
Docente: Michele Pasotti
Termine delle iscrizioni: 15/10/2013
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Matteo da Perugia e i contemporanei italiani

Grande compositore attivo all’inizio del XV secolo, Matteo da Perugia è stato il primo maestro di cappella del Duomo di Milano (dal 1402 al 1407 e dal 1414 al 1416). Ciò che sappiamo della sua vita tratteggia la figura di un maestro stimato da personaggi tra i più influenti della politica, della chiesa e della cultura del tempo. Di Matteo è fortunatamente rimasto un corpus di brani sacri e profani consistente (una quarantina di lavori) che permette di identificare “maniere” personali, e ricavare uno stile molto originale e straordinariamente ricercato e alto.

L’arte di Matteo si colloca all’appendice dell’Ars Nova italiana, quando la polifonia trecentesca arriva a una fase di incandescenza, di ebbrezza per gli incredibili conseguimenti notazionali, che si accompagnano a una perizia estrema nell’arte del contrappunto e a una padronanza dell’intenzione retorica che ancora oggi si è soliti concedere solo ad epoche assai posteriori. Fa parte di quel ristretto novero di maestri che raffinano l’arte musicale conducendola a vette da cui è difficile immaginare di poter muovere un solo passo ulteriore, a causa dell’estrema arditezza cromatica, ritmica, melodica. E infatti, poco dopo le ultime composizioni di Matteo, la polifonia italiana sparisce nel silenzio da cui era sorta un secolo prima. E muore quasi senza eredità.

La sua produzione comprende parti di messa, mottetti isoritmici, e brani profani su testo francese e italiano. Il ricorso a salti melodici inusuali, le appoggiature scritte, le tirate ornamentali, le catene di sincopi, l’utilizzo sapiente dell’imitazione e del cromatismo a scopo retorico, lo sfruttamento di tutte le possibilità offerte dalla complessa notazione di inizio quattrocento, la citazione musicale e testuale, la perizia nell’attività di “contratenorista” sono alcune delle caratteristiche distintive della sapientissima maniera attraverso la quale Matteo ci ha fatto giungere i suoi suoni.

Il seminario, articolato in 3 giornate si rivolge a tutti coloro – musicisti “prattici” e non – che abbiano interesse ad entrare o approfondire la conoscenza dell’universo della musica sacra italiana del tardo medioevo e di Matteo in particolare, collocandola all’interno di un quadro storico-musicale e analitico in cui il fondamentale passaggio tra la fine dell’Ars Nova e l’avvento del “nuovo stile” che darà origine alla più nota polifonia rinascimentale sia compreso a partire dall’analisi dei brani e delle tecniche compositive. Il centro del corso sarà infatti l’analisi dei brani, sia per riconoscere le linee dello stile di Matteo che per costruire un’interpretazione il più possibile informata dai manoscritti. Le ricostruzioni biografiche, stilistiche, storiche si alterneranno al lavoro sulle fonti, l’analisi dei brani e la loro esecuzione. Particolare attenzione verrà dedicata allo studio e all'esercitazione sulla notazione del tardo trecento, essenziale per accedere alle fonti.

Il corso si rivolge dunque a coloro che intendono partecipare attivamente come interpreti (cantanti, organisti, arpisti, liutisti, viellisti, flautisti, tastieristi e altri strumenti in uso all’epoca) che a coloro che sono interessati principalmente all’analisi (compositori ad esempio, o studiosi di contrappunto storico) ed anche a coloro che intendono semplicemente assistere come uditori.


Michele Pasotti

Si è diplomato in Liuto con il massimo dei voti sotto la guida di Massimo Lonardi e si è specializzato nella letteratura liutistica dell'età barocca e rinascimentale seguendo seminari di Hopkinson Smith, Paul O'Dette. Presso l'Accademia Internazionale della Musica di Milano si è poi perfezionato in Musica da camera del Barocco italiano con Laura Alvini e in Teoria e Contrappunto Rinascimentale con Diego Fratelli. Ha approfondito soprattutto lo studio della prassi esecutiva tardo-medievale sotto la guida di Kees Boeke con un corso quadriennale presso l'Accademia Internazionale della Musica di Milano e di Pedro Memelsdorff alla Escola Superior de Musica de Catalunya di Barcellona. Presso l’Università di Roma "Tor Vergata" ha frequentato il corso di perfezionamento L’Ars Nova in Europa, diplomandosi con lode. Contemporaneamente agli studi musicali ha frequentato la facoltà di Filosofia all'Università di Pavia, dove si è laureato con lode. È stato redattore della rivista di filosofia Oltrecorrente diretta da Fulvio Papi. Nel 2013 è titolare di un corso presso la Civica Scuola di Musica di Milano su “Matteo da Perugia. Primo maestro di cappella del Duomo di Milano”. Nel 2012 è stato professore di Tiorba e Liuto presso i corsi estivi di Rovigo Musica Antica (riconfermato per il 2013) e di liuto e musica d'insieme presso il Centro Studi Europeo di Musica Medievale “Adolfo Broegg”. Nel 2011 ha tenuto il seminario articolato in 4 giornate “Trecento. Un'introduzione all'Ars Nova italiana. Polifonia profana nell'Italia tardo medievale” (festival di musica antica Gaudete!). E' direttore e fondatore de “la fonte musica”, ensemble specializzato nella musica tardo-medievale, di cui è uscito nel 2011 il primo progetto discografico “Le Ray au Soleyl. Musica alla corte pavese dei Visconti” per ORF/Alte Musik, votato Disco del Mese su Amadeus, 5 Diapason sull’omonima rivista, Supersonic Award su Pizzicato. Nell'ambito di concerti tenuti in molti Paesi europei e in Italia è stato diretto da Claudio Abbado, Giovanni Antonini, Diego Fasolis, Andrea Marcon, Monica Huggett, Nathalie Stutzmann, Barthold Kujiken, Corrado Rovaris, Andrea Molino, Carlo Boccadoro. Ha collaborato continuativamente con il conservatorio “L. Marenzio” di Brescia e si esibisce regolarmente con gli ensemble I Barocchisti, Il Giardino Armonico, Orfeo 55, Helsinki Baroque Orchestra, Capella Cracoviensis, Odhecaton, La Divina Armonia, La Magnifica Comunità, L'Arte dell'Arco, Ghislieri Consort, Il Canto di Orfeo, I Virtuosi Italiani, Il Rossignolo, gruppi con i quali ha ottenuto i più importanti riconoscimenti della critica internazionale (Diapason d’or de l’année, Grand Prix du disque de l’Académie Charles-Cros, 4 Diapason d'or, 2 Choc du Monde de la Musique, Editor’s Choice di Gramophone, Disco del Mese di Amadeus). Ha collaborato con Orchestra Mozart, I Solisti della Scala, Kammerorchester Basel, Venice Baroque Orchestra, Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova, Orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia, Orchestra I Pomeriggi Musicali, Milano Classica, Accademia del Ricercare, Micrologus, Cantica Symphonia, Il Falcone, Cecilia Bartoli, Sara Mingardo, Ann Hallenberg, Vivica Genaux, Barbara Hannigan, Michael Chance, Roberta Invernizzi, Alda Caiello, Charles Daniels, Max Emanuel Cencic, Philippe Jaroussky, Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Monica Huggett, Renaud Capuçon. Nel 2012/13 si è esibito anche come Solista (Tiorba) nelle più importanti sale d'Europa insieme a Cecilia Bartoli e a i Barocchisti per il tour Mission. Nell’autunno 2008 è stato chiamato da Mario Brunello a suonare nel suo ensemble Brunello Baroque Experience, con cui ha affrontato una lunga tournée. Ha suonato la Tiorba nella prima assoluta dell’opera di Luca Mosca “Signor Goldoni” al Teatro “la Fenice” di Venezia. E' stato ospite delle più prestigiose sale, stagioni e festival europei e ha effettuato numerose registrazioni discografiche, radiofoniche e televisive (per Deutsche Grammophon, Decca, EMI/Virgin Classics, Naïve, Sony/Deutsche Harmonia Mundi, SWR, Glossa, ORF, Ricercar, Passacaille, Avie, Rai Radio 3, Rete 2 della Rsi, France 2, France Musique, Mezzo, Dynamic, Tactus, La Bottega Discantica, The Classic Voice, Amadeus) tra cui si ricorda il disco dedicato a Pergolesi con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado pubblicato da Deutsche Grammophon. Come solista (liuti, tiorba, chitarra barocca) ha un repertorio che va dal Medioevo al tardo Settecento (Francesco da Milano, Joan Ambrosio Dalza, John Dowland, J.H. Kapsberger, A. Piccinini, R. de Visée, G. Sanz, S. de Murcia, D. Kellner, S.L. Weiss e J.S. Bach sono tra gli autori che ha maggiormente eseguito dal vivo) e ha registrato un lavoro dedicato al grande chitarrista seicentesco Francesco Corbetta (Dynamic).