LUNEDI 18 GIUGNO 2018

ARMENO (NO) Casa dei Padri ore 21.00

Evento realizzato in collaborazione con il Comune e la Parrocchia di Armeno e Casa dei Padri

VIOLONCELLO E FORTEPIANO

in Italia e Germania tra XVIII e XIX secolo

Christophe Coin & Mario Stefano Tonda


Christophe Coin

violoncello

 

Mario Stefano Tonda

fortepiano



 

Christophe Coin

 

Classe 1958, nativo di Caen, Christophe Coin da sempre ha il violoncello nel sangue: talento precoce, a diciotto anni vince il Premier Prix al Conservatorio di Parigi sotto la guida di André Navarra. Una borsa di studio gli consente poi di proseguire gli studi presso la Musikhochschule di Vienna, dove trae partito anche dalle lezioni di Nikolaus Harnoncourt. Di lì a poco risulta decisivo l’incontro con Jordi Savall, che gli fa conoscere la viola da gamba e lo accoglie alla Schola Cantorum di Basilea. Coin non rinunzia, però, al violoncello moderno, e segue anche le lezioni di Mstislav Rostropovic. La sua carriera di concertista comincia alla grande: varie tournée con il Concentus Musicus di Vienna, l’incontro con Christopher Hogwood… Nel 1984 ha l’opportunità di collaborare con Rudolph Nureyev. In questo stesso anno con Erich Hobärth, Andrea Bischof e Anita Mitterer dà vita al Quatuor Mosaïques. L’esperienza di questo quartetto si rivela decisiva per Coin. L’intensa attività concertistica ha portato Coin a esibirsi a fianco di artisti del calibro di Patrick Cohen, Monica Huggett, Ton Koopman, Wieland Kuijken, Gustav Leonhardt, Scott Ross, Jordi Savall, Hopkinson Smith. Viene invitato come solista e anche come direttore da compagini quali l’Orchestre des Champs-Elysées, il Concertgebouw e l’Amsterdam Bach Solisten, l’Orchestra of the Age of Enlightenment, l’Academy of Ancient Music, le Orchestre francesi di Lione e Lille, di Piccardia, della Bassa Normandia, di Grenoble. Una discografia impressionante, per varietà e quantità, è il riflesso di questa prestigiosissima attività concertistica. Precoce è anche l’esordio di Coin nell’attività didattica, subito ad altissimo livello. Nel 1984 al Conservatorio di Parigi viene creata apposta per lui una cattedra di violoncello barocco e viola da gamba. Diviene quindi docente presso la Schola Cantorum, nonché presso le Accademie Internazionali di Granada e Innsbrück. Le sue masterclass in giro per il mondo non si contano più. Nel 1991 Coin assume la direzione dell’Ensemble Baroque di Limoges, col quale si prefigge di esplorare il repertorio dei secoli XVII-XVIII a livello non solo esecutivo, ma anche scientifico. Già quattro volte ha chiamato a raccolta musicologi, liutai e ricercatori in convegni internazionali per discutere di strumenti antichi. Il segreto di tutto ciò? Una sete inesausta di recherche, un desiderio febbrile di approfondimento. 


Mario Stefano Tonda 

 

Si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Torino, per poi intraprendere la pratica del clavicembalo con O. Dantone ed E. Fadini, ottenendo infine con il massimo dei voti il Diploma Accademico in Tastiere Storiche nella classe di G. Tabacco. Si perfeziona quindi con K. Gilbert, J.v. Immerseel, B.v. Oort e M. Bilson. Tiene concerti in tutto il mondo sia come solista sia in ensemble, collaborando con musicisti tra i quali C. Coin, L. Shambadal, V. Brodskji, G. Tabacco. Con l’Orchestra Sinfonica di Roma ha inciso, per le etichette discografiche Brilliant Classic e Naxos, le Antiche Arie e Danze di O. Respighi, la Sonata da Camera per Clavicembalo e 10 Strumenti e la suite La Follia di Orlando di G. Petrassi. Per Tactus Records ha invece realizzato un cd dedicato alla musica “sabauda” per fortepiano di Giacinto e Vincenzo Calderara. È laureato cum laude presso la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia con una tesi sull’Intavolatura del Cimbalo del 1576 di A. Valente.